B&B Il Castello

per una coccola in riva al lago d’Idro

wifi disponbile in tutta la struttura

1 camera doppia con terzo letto

  • Doppia 80€
  • Tripla 100€
  • Riduzione terzo letto per minori di 14 anni 10%

1 camera doppia

  • Doppia 80€

Borgo di Lemprato e Castel Antico

Con il toponimo Castello Antico viene indicato, nella cartografia e nella tradizione orale, un cocuzzolo di forma irregolarmente ellittica, situato a sud-ovest di Lemprato, nel comune di Idro. La sommità è pianeggiante, ma con due distinti pianori, a quote leggermente differenziate. Nel 1980 in località Castel Antico sono stati effettuati degli scavi, i cui reperti attestano l’esistenza di un villaggio di età romana risalente probabilmente al I secolo a.C. Il territorio del lago d’Idro era abitato, al momento della conquista romana, dalla tribù degli Edrani, attestati in un’epigrafe conservata nella pieve di Idro.  In grandissima maggioranza, i reperti ritrovati sono costituiti da ceramiche. Tra di esse prevalgono le ceramiche grezze, tra cui troviamo tipi che paiono caratteristici della cosiddetta area retica. Accanto ai materiali, di estremo interesse sono le strutture edilizie individuate. Dalla planimetria generale viene innanzitutto evidenziato un medesimo orientamento degli edifici: ciò può far supporre un impianto urbano organizzato o comunque uno sviluppo ordinato del paese.  Lo scavo dell’abitato di Castello Antico ha fornito preziose informazioni sulle trasformazioni, culturali e materiali, indotte dalla conquista romana delle vallate alpine, in particolare riguardo ai manufatti e alle strutture insediative. Lemprato e Crone sono le frazioni che presentano un’origine più antica.

Il borgo di Lemprato è caratterizzato dalla presenza di strutture abitative complesse di carattere palaziale. Questa frazione si differenzia dalle altre del comune di Idro perché la chiesa, generalmente punto di riferimento centrale, risulta spostata all’estremità dell’abitato. Anche lo spazio centrale non edificato consiste non in una tipica piazza, ma in un’area adibita a parco pubblico (dal quale inizia la prima tappa del percorso “L’alta Via dei Forti”).  Il nucleo è, inoltre, diviso in due abitati: quello basso e quello alto, detto Castello, avente una fisionomia molto unitaria, che in qualche modo richiama i centri di origine signorile, dove alla funzione residenziale degli edifici era unita una funzione di rappresentanza e di prestigio legata ad un certo livello sociale. Aveva forse anche una funzione di controllo difensivo, vista la posizione e una certa qual chiusura dell’abitato, che fa pensare ad una sorta di borgo murato con una o forse due porte d’accesso. La parte più bassa è molto diversa, costituita da una schiera di case più modeste, per quanto massicce, poste tra il lago e la strada.

Testo e foto forniti da Agenzia territoriale per il turismo della Valle Sabbia

Il lago era immerso nel silenzio,
come se avesse inghiottito tutti i rumori. La superficie sembrava uno specchio, s’increspava a ogni soffio di vento.
Si sentiva soltanto, ora alto, ora basso,
il canto degli uccelli.

Banana Yoshimoto